Giornata dedicata alle Cinque Terre. Partenza in treno, da Genova o Santa Margherita Ligure. Avremo a disposizione la Card che ci permetterà di visitare in treno i cinque borghi, senza limitazioni e ci permetterà, inoltre, di visitare, quando aperti, i vari sentieri che uniscono le città. In alternativa si possono acquistare diversi tipi di biglietti per la navigazione, sola andata, solo ritorno, pomeridiano, giornaliero, dipende dal clima e dalle vostre preferenze.
Iniziamo da Monterosso, la prima tra le cinque perle. Diviso tra la parte storica del centro, con i vicoletti romantici e le chiese medievali, e quella più moderna e turistica del lungomare di Fegina, Monterosso è il borgo più grande delle Cinque Terre, luoghi amatissimi dai turisti di tutto il mondo e Patrimonio Mondiale dell’Umanità dal 1997.
Proseguiamo con uno dei frequenti treni locali che in pochi istanti ci porta a Vernazza. Il giallo, il rosso e il rosa delle casette del borgo, il blu intenso dell’acqua e il verde della vegetazione alle spalle: un affresco dai colori vividi, dalla bellezza senza pari. Vernazza, tra i cento borghi più belli d’Italia, è dominato dai resti del castrum, le fortificazioni medievali, c’è un’unica via centrale a dividere il paese, tutt’intorno, le ripide scalinate fra le quali è bello perdersi. Forse il posto giusto per un pranzo leggero, o uno spuntino nei bei localini che punteggiano le vie di Vernazza.
Ripartiamo per raggiungere Corniglia. Arroccato su un suggestivo promontorio roccioso, Corniglia è un borgo incantato, accessibile attraverso la Lardarina, la famosa scalinata di mattoni di ben 377 gradini( o con comodo minibus che ogni 10 minuti percorre il tragitto stazione/centro e viceversa). Ricca di meravigliosi sentieri panoramici tutti da scoprire, Corniglia vi catturerà per la sua bellezza selvaggia e inconta-minata e per gli odori pungenti delle erbe aromatiche, come la maggiorana, l’origano e il timo, che crescono spontaneamente in questo territorio, profumando di magia l’aria calda dei lunghi pomeriggi d’estate. Che dirvi? Respirate a pieni polmoni!
Via, di nuovo in treno per raggiungere Manarola. Si dice che Manarola prenda il nome dalla “magna rota”, la grande ruota dei mulini ad acqua. Nella parte più bassa del paese, infatti, si può ammirare il vecchio mulino, a sottolineare la sua vocazione agricola: Manarola è tra i principali produttori di olio e di vino di tutta la zona, circondata com’è da terrazzamenti di uliveti e vigneti . Dopo un giro in paese in cui non potete perdere la Chiesa di San Lorenzo, con i suoi bellissimi interni barocchi, e il Campanile Bianco, antica torre di controllo e avvistamento, scendete verso il mareper trovare piccoli angoli di paradiso da cui godere di un panorama incredibilmente bello. Magari sorseggiando un ottimo Cinque Terre Sciacchetrà, il pregiato vino passito locale.
La nostra giornata termina a Riomaggiore, dove potreste anche arrivare a piedi seguendo la Via dell’Amore, un bellissimo sentiero pedonale a strapiombo sul mare che collega Manarola a questo bellissimo borgo. Fate caso alla doppia entrata delle abitazioni, una sulla facciata a livello del vicolo e l’altra sul retro, all’altezza della strada superiore: una caratteristica unica che rimanda al 1500, quando la doppia porta era una rapida via di fuga durante le incursioni saracene. Sul finire del pomeriggio riprendiamo il treno e rientriamo a Genova o Santa Margherita Ligure.
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