Da Torino a Bolzano o Venezia, un itinerario sorprendente fra meraviglie naturali, gioielli architettonici e piaceri gastronomici. Lasciatevi cullare dalle bellezze dei Grandi Laghi Alpini e da scenari indimenticabili e scegliete il vostro itinerario personale.
Le Regioni dell’Italia del Nord sono tutte caratterizzate da una conformazione geografica simile, una ampia e ricca valle a sud, imponenti montagne a nord e tra di loro a fare da bellissimo cuscinetto laghi, più di mille, alcuni piccole gemme incastonate fra le cime più alte, altri famosi in tutto il mondo come Il Lago Maggiore, il Lago di Como e il Lago di Garda. I laghi italiani dipingono paesaggi incantevoli, dovuti alla straordinaria ricchezza degli ecosistemi che si sono formati nel corso di millenni e al grande sviluppo di diverse specie animali e vegetali. I piccoli laghi alpini, assai diffusi in alta quota, sono meta di escursioni emozionanti alla scoperta di paesaggi incomparabili. Un microcosmo di emozioni da esplorare, seguendo il proprio istinto e le proprie passioni, assaporandone i profumi e i sapori.
Cosa faremo:
Prima giornata – Torino, il centro storico. Incontro con la nostra guida nel vostro hotel a Torino, disponibilità per organizzare il trasferimento a Torino da altre città o aeroporti. Iniziamo da quello che è considerato il salotto della città, Piazza San Carlo con i suoi bar affacciati sulla piazza fra i quali il famoso Caffe Torino e le sue chiese gemelle in stile barocco, San Borromeo e Santa Cristina. Proseguendo verso il museo Egizio ci imbattiamo in Piazza Carignano, una vera e propria perla barocca, dove troviamo il Museo Nazionale del Risorgimento, oltre alla storica gelateria Pepino. A distanza di un respiro troviamo Piazza Castello, 40 mila metri quadrati che formano il cuore della città che ospita il Palazzo Reale il Teatro Regio, Palazzo Madama e la Real Chiesa di San Lorenzo, oltre ad essere un punto di ritrovo per gli amanti della magia bianca. Poi da Piazza Castello prendiamo Via Po’, la lunga via dello shopping che ci porta a a Piazza Vittorio Veneto, la più grande piazza di Torino circondata da bellissimi portici e dal Po’ che ne formano il profilo. Dall’altro lato del fiume, attraversando il Ponte Vittorio Emanuele II troviamo una delle più belle chiese della città, Chiesa della Gran Madre di Dio, legata a molte leggende che riguardano la magia bianca. Torniamo in centro per il pranzo e nel pomeriggio imperdibile la visita al Museo Egizio, una vera meraviglia, la più grande collezione di opere egizie fuori dal Paese dei Faraoni. Se dopo la visita siete un po’ stanchi, li vicino c’è la cioccolateria Gobino, un locale aperto nel 1980 e che non smette mai di sorprenderci con le sue dolcezze fatte a regola d’arte, oppure assaporare la specialità di Torino direttamente al Cafe Bicerin che prende il nome dalla calda bevanda che dal 1793 delizia i palati nella Piazza della Consolata.
Seconda giornata – Torino e Superga Iniziamo la giornata visitando lo splendido Palazzo Reale, costruito su volontà di Maria Cristina di Francia alla metà del ‘600 e dimora Reale fino al 1865 quando Vittorio Emanuele II, trasferì la Capitale d’Italia prima a Firenze e poi a Roma. Gallerie finemente decorate, saloni da ballo sfarzosi, innumerevoli stanze reali e un giardino disegnato da André Le Nõtre, lo stesso architetto dei giardini di Versailles. Alla fine della visita tempo libero per il pranzo e nel pomeriggio raggiungiamo, con treno a cremagliera la bellissima Basilica di Superga, sulla collina che domina Torino e dalla quale respirare la bellezza del panorama mozzafiato di una città circondata dalle alpi. Al ritorno in centro ci addentriamo nel Parco del Valentino, sulle sponde del Po, per visitare il Borgo Medioevale e il seicentesco Castello del Valentino. Dopo la visita ci spostiamo di poche centinaia di metri per un aperitivo nel quartiere San Salvario.
Terza giornata – La Corona delle Delizie, le Ville e i Castelli dei Savoia. Dal centro storico di Torino e dal suo Palazzo Reale partiamo per questa giornata nei dintorni della città, iniziando da Venaria Reale, un piccolo borgo cresciuto attorno alla Reggia, creata da Carlo Emanuele II come residenza di caccia. Dimora che visiteremo in tutto lo splendore dei saloni e del meraviglioso giardino. Tempo libero per passeggiare nel Borgo di Venaria e per pranzare. Dopo il caffe e tenendo Torino sempre in vista, attraversiamo il Fiume Sangone per passare davanti al Castello di Rivoli, roccaforte militare del XI secolo e poi proseguire fino alla nostra seconda visita e dimora preferita dai Savoia e dai loro ospiti, la splendida Palazzina di Caccia di Stupinigi. Dimora utilizzata per spettacolari feste e matrimoni, usata da Napoleone, dimora che ha visto all’opera i migliori architetti e artisti del ‘700. Attorno alla Palazzina un parco immenso che ai tempi serviva come riserva di caccia. Rientrando a Torino incontriamo, Borgo Castello e il Castello di Moncalieri, un castello medioevale difensivo che domina le rive del Po’, trasformato dai Savoia in Luogo delle Delizie. Villa della Regina, il regno del barocco piemontese e il Castello del Valentino, all’interno del Parco del Valentino dove chiudono la Corona delle Delizie. Fanno parte della Corona delle Delizie anche l’imponente Castello di Racconigi, dimora di villeggiatura a sud della Città, circondato da un’oasi naturalistica bellissima e a nord, verso le Alpi, il Castello Ducale di Anglè, anch’esso immerso in un paradiso naturalistico. In serata rientro a Torino. Pernottamento
Quarta giornata – In viaggio da Torino a Stresa e il Lago Maggiore. Diamo un ciao a Torino e partiamo per il nostro itinerario dei Grandi Laghi. Uscendo dalla città verso nord, in poco meno di un’ora incontriamo il Lago d’Orta, una piccola gioia incastonata fra le montagne, separata dal lago Maggiore solo dal Monte Mottarone, un luogo ideale per le fughe d’amore, con un panorama incredibile. Seguiamo la strada che costeggia il Lago d’Orta fino a Stresa, magnifica citta davanti alla quale si ergono dalle acque del lago le affascinanti Isole Borromee, citta ideale per scoprire le bellezze del Lago Maggiore. Il più occidentale dei grandi laghi, il Lago Maggiore che a dispetto del nome non è il Maggiore ne il più profondo, ma ha incantato grandi artisti italiani e stranieri che qui hanno soggiornato. Ritenuto il più esteso dei laghi prealpini, da cui il nome “Maggiore”, è di origine glaciale e le sue acque bagnano la Lombardia, il Piemonte e la Svizzera. Circondato da rilievi e colline che lo riparano dai freddi venti nordici, e che dà origine al Fiume Ticino che ha tracciato una storica via dell’acqua collegando la Pianura Padana con il Centro Europa.
Quinta giornata – Le isole del Lago. Una giornata in barca fra le bellezze di questo lago. Ci sono le sue isole, ben 11, di grande fascino l’arcipelago delle Isole Borromee con l’Isola Madre, l’Isola Bella e l’Isola dei Pescatori. Caratteristici anche i tre scogli detti Castelli di Cannero con i resti della rocca Vitaliana voluta dal conte Ludovico Borromeo. Da non perdere poi oltre all’isolotto di La Malghera e l’Isolino Partegora, il bellissimo Isolino di San Giovanni di fronte a Verbania, dove, nel seicentesco Palazzo Borromeo, visse a lungo Arturo Toscanini.
Sesta giornata – I Castelli e le Ville. Una giornata per visitare le splendide ville, le imponenti rocche e i castelli che sorgono attorno al lago oltre che nelle sue isole. Luoghi che testimoniano della storia e della cultura che arricchiscono di fascino questa regione. A cominciare dal Castello Visconteo di Locarno, la Rocca di Arona e la rocca Borromea di Angera che oggi ospita un museo della bambola. Tra le ville, di sicuro interesse i Palazzi Borromeo dell’Isola Madre e dell’Isola Bella, la settecentesca Villa Ponti di Arona e Villa Treves, a Belgirate, che vide tra i suoi ospiti Gabriele D’Annunzio e Giovanni Verga. A Stresa ci sono villa Ducale e Villa Pallavicino con il parco zoologico, mentre la splendida Verbania ospita tantissime e splendide ville come Villa Giulia, Villa Taranto e la vicina Villa San Remigio. Giardini botanici, parchi e riserve naturali, gli amanti della natura troveranno nel lago maggiore il luogo ideale per trascorrere le proprie vacanze grazie all’esistenza di innumerevoli giardini botanici, tra i quali quello di Villa Taranto con più di mille piante, quello di Alpinia di 40000 m², il parco delle Camelia a Locarno e i giardini situati nella varie isole.
Settima giornata – In viaggio da Stresa a Como (o Milano). Tempo di incamminarci per un’altra splendida destinazione, percorrendo il lungolago da Stresa, fino a Sesto Calende per poi proseguire fino a Como, la nostra meta che raggiungeremo in meno di due ore. Innumerevoli e meravigliose le opportunità di gite, escursioni e visite, assaporando panorami unici e una gastronomia tutta da scoprire.
Appena sistemati in hotel, visiteremo Como, elegante cittadina costruita grazie alle ricchezze derivanti dal commercio della seta e tutt’oggi rimane il centro europeo più importante per la manifattura di questo pregiato tessuto. Camminando lungo vicoli del centro storico ci imbatteremo nel Palazzo del Broletto, costruito in stile gotico nel 1215, fu restaurato nell’attuale stile rinascimentale nel 1477 ed è da sempre il simbolo del potere civile della città. Al lato la Torre Civica e letteralmente attaccata la più importante chiesa di Como, la Cattedrale di Santa maria Assunta, nella sua squisita eleganza gotica. Aver edificato i due edifici attaccati e non di fronte come era abitudine, stava a significare la continuità fra i due poteri. Proseguendo sul lungolago arriveremo alla Villa Olmo, una delle più belle ville romaniche e neoclassiche d’Italia e deve il suo nome ad un grande Olmo che la leggenda vuole piantato dal Plinio il Giovane, scrittore e senatore romano del I secolo. Nella villa si sono succeduti Napoleone, Ugo Foscolo, il Principe di Metternich, Radetzsky e Garibaldi. Sull’altro lato del porto si snoda la funicolare che porta al paese di Brunate da cui ammirare uno splendido panorama sul lago.
Ottava giornata – Bellagio, Menaggio e Varenna. Il magnifico paesaggio del Lario, altro nome con cui è conosciuto il Lago di Como, ha incantato, nei secoli, artisti e viaggiatori: dallo scrittore francese Flaubert ai musicisti Gioacchino Rossini, Giuseppe Verdi e Vincenzo Bellini, che qui scrisse l’opera “Norma”. Il lago di Como, situato a circa 50 chilometri da Milano, dalla caratteristica forma ad Y rovesciata , si snoda in tre rami: di Como a sud ovest, di Lecco a sud est e di Colico a nord. Seguiremo il litorale ovest del lago con un tipico battello locale incontriamo la bella Cernobbio e la celebre Villa Erba, una delle più importanti ville di lago italiane dell’Ottocento ed oggi complesso espositivo congressuale di fama internazionale. Proseguendo verso nord passiamo davanti ad Ossuccio, famosa per la spettacolare Isola Comacina, unica isola del lago, e per il Sacro Monte di Ossuccio, riconosciuto dall’UNESCO come patrimonio dell’Umanità nel 2003. E arriviamo cosi a centro lago nel punto d’incontro dei suoi tre rami, dove sorge l’affascinante Bellagio con le sue eleganti ville aristocratiche, tra cui Villa Serbelloni e Villa Melzi, quest’ultima celebre per il parco botanico. Impossibile non rimanere affascinati dal paesaggio lacustre di Bellagio, dalle sue ripide scalinate che si aprono su colorati giardini o su scorci di verdi colline che degradano fino alle rive. Per la sosta pranzo abbiamo solo che l’imbarazzo della scelta, rimanere a Bellagio, oppure raggiungere una delle due splendide località difronte a Bellagio situate nei due rami opposti del Lago, Menaggio o Varenne. Localini nascosti fra le scalinate e i giardini o ristoranti un po’ più turistici ma sempre con viste mozzafiato. Tempo libero per rilassarsi e nel pomeriggio rientro a Como (o Milano).
Nona giornata ricca di opzioni per escursioni o per rilassarsi sulle sponde del lago: Milano: una giornata nella capitale italiana della moda e della architettura Il Lago, la Valtellina, il Bernina Express e St Moritz Scoprire il Lago via terrestre con visita alle ville e ai luoghi più belli e nascosti
Decima giornata – In viaggio da Como a Bergamo. Lasciato il lago e i suoi splendidi scenari proseguiamo il viaggio che ci porta in meno di un’ora a Bergamo, la Citta fra le Nuvole, la destinazione ideale per visitare le meravigliose Valli Bergamasche, valli che hanno dato i natali a molte migliaia di emigranti che alla fine del 1800 hanno cercato fortuna in altri continenti. Fra le più belle la Valle San Pellegrino(la famosa acqua minerale sgorga in questi luoghi) e la Valle che porta al Lago d’Iseo, il più piccolo dei grandi laghi ma affascinante e ricco di sorprese, naturalistiche e gastronomiche. Ma prima di arrivare a Bergamo ci aspetta il bellissimo Parco del Fiume Adda. Borghi incantati, paesaggi incontaminati, alcune opere ingegneristiche di Leonardo da Vinci, che qui trascorse molti anni ospite della famiglia Sforza e aree divenute patrimonio dell’umanita. Visiteremo Cassano d’Adda e seguendo il Naviglio della Martesana, Villa Melzi, dove Leonardo soggiorno e poi la Casa del Custode delle Acque dove ammirare le sue opere. Pranzeremo in un bell’agriturismo per poi nel tardo pomeriggio raggiungere Bergamo e accomodarci in hotel.
Undicesima giornata – Bergamo, due città, una meraviglia. Una parte alta e una parte bassa: è questa la caratteristica che rende subito riconoscibile la città lombarda che sorge ai piedi delle Alpi Orobie e che domina la Val Brembana. Bergamo, o Bèrghem come la chiamano in dialetto locale, è infatti divisa in due parti: Bergamo Alta che raccoglie il nucleo più antico, di origine medievale, e Bergamo Bassa, l’area moderna, che si estende nella pianura sottostante e che mostra un paesaggio fortemente industrializzato. Posta a meno di un’ora da Milano, e sede di uno degli scali aeroportuali minori lombardi, Bergamo è una meta facilmente raggiungibile e tappa di passaggio per chiunque affronti un tour della Lombardia che comprende i suoi tesori naturalistici e storico-artistici. Due i percorsi possibili via funicolare: il primo collega la Città Bassa alla Città Alta e conduce, fra scorci caratteristici, nella piazza Mercato delle Scarpe, il secondo raggiunge il Colle San Virgilio, situato a circa 500 metri di altezza, e considerato porta d’accesso strategica fra verso la città. Mentre ci si avvicina due sono le cose che colpiscono: il suo skyline, fatto di torri e campanili che si stagliano svettanti, e le mura che la cingono; mura Venete, costruite nel XVI secolo durante la dominazione veneziana, che andarono ad aggiungersi alle precedenti fortificazioni medievali di cui c’è ancora traccia e che hanno consentito alla città di mantenere il suo aspetto originario, come accaduto ad altre località circondate da mura come Lucca o Ferrara, ad esempio. All’interno dei bastioni, troviamo la Piazza Vecchia che custodisce il Palazzo della Ragione, l’antica sede del Comune con il Leone veneto sulla facciata, collegato alla attigua Domus Suardorum, e il Palazzo Novo, oggi Biblioteca civica con la facciata in marmo. Al centro dello spiazzo la Fontana Contarini e sull’angolo la torre civica “Campanone”. Dall’altro lato del Palazzo della Regione si apre la piccola ma preziosa Piazza del Duomo con il Battistero, la Cappella Colleoni, la Basilica di Santa Maria Maggiore e il Duomo. Bergamo alta è un susseguirsi di stradine e piazze e torri e panorami che si aprono all’improvviso ai nostri occhi, ma la cosa più bella rimane in assoluto il perdersi fra le botteghe artigianali, i vecchi lavatoi e vicoli ascoltando le note di Donizetti, il grande compositore. Riprendiamo la funivia che ci riporterà nella città bassa dove potremmo apprezzare l’eleganza delle sue Piazze e dei Palazzi.
Dodicesima giornata – Il Lago d’Iseo e Montisola.Partiremo da Bergamo per una escursione lungo le sponde del Lago d’Iseo il più piccolo dei grandi Laghi Alpini, ma non meno bello. La sua perla è Montisola, un’isola che sorge al centro del Lago, considerata dalla European Best Destination le terza miglior destinazione europea e una delle più belle in Italia. Per molti un paradiso in terra che ha attirato e ispirato artisti e poeti di tutto il mondo. L’isola ha bandito l’uso delle auto e dove si svolgono ancora gli antichi mestieri e dove i prodotti della terra sono unici come nella regione della Franciacorta, a sud del Lago. Pranzo sull’isola in uno dei più antichi locali e rientriamo a Suzano per percorrere tutto il Lago fino a Lovere, sede della mitica marca di moto MV Augusta per poi proseguire lungo la Valle Borlezza, salire fin sul Parco delle Orobie, godere di panorami mozzafiato e infine arrivare a San Pellegrino Terme, al centro della Val Brembana, dove sgorga la famosa acqua minerale, famosa in tutto il Mondo. Nel tardo pomeriggio rientro a Bergamo.
Tredicesima giornata – Franciacorta, sulle vie di un vino inimitabile. Nel lasciare Bergamo ci addentriamo in un territorio affascinante, la regione delle colline della Franciacorta ai piedi del Lago di Iseo, Un territorio antico dove la coltivazione del vino ha origine preistoriche grazie alle condizioni climatiche uniche e irripetibili. La coltivazione della vite è sempre stata una costante, dai Galli, ai Romani, ai Longobardi, dalle corti monastiche alle Signorie, tutte le dominazioni unite da un unico filo conduttore, il vino. I principali vitigni sono lo Chardonnay per il Franciacorta DOCG, il Pinot Nero per i Millesimati e DOCG Riserva, il Pinot Bianco per i Cuvee e l’Erbamat, un vitigno autoctono. Avremo la possibilità e l’opportunità di visitare cantine vinicole, agriturismi e luoghi di incomparabile bellezza dove potremo degustare i nobili vini e i prodotti del territorio. Nel tardo pomeriggio rientro a Bergamo oppure opzione di pernottamento in Agriturismo in mezzo ai vigneti della Franciacorta e in quel caso anche una cena speciale.
Quattordicesima giornata – In Viaggio da Bergamo a Verona. Dopo un pernottamento(consigliato) in un agriturismo, o ripartendo da Bergamo proseguiamo il viaggio verso est, per respirare tutta la magia del Lago di Garda, il più grande e forse il più famoso dei Laghi italiani che si presenta a noi con il profumo degli olivi, dei vigneti e il colore delle Palme, si palme, perché il Lago di Garda, incastonato fra le Alpi e la Pianura garantisce ai territori bagnati dalle sue acque un microclima che lo ha reso un luogo molto ricercato fin dai tempi dei romani, anche per le sue calde acque termali, nelle quali fare il bagno sotto una fitta nevicata invernale, pura magia. Arrivo a Verona e subito dopo aver lasciato i bagagli in hotel inizieremo la nostra lenta passeggiata guidata, alla scoperta delle bellezze di questa antichissima città. Verona, adagiata sulle rive dell’Adige, la una citta è un crocevia di commerci fra Italia e l’Austria e la Germania, ma anche Patrimonio dell’Umanità per la bellezza dei suoi monumenti romani, medioevali, rinascimentali e Scaligeri(cosi erano chiamata la famiglia della Scala che domino la regione fra Verona, Padova, Treviso e Vicenza durante il medioevo). A Verona c’è la più bella Arena romana ancora in opera, se nelle notti d’estate passate da Verona potrete sentire le note delle opere più belle riempire di fascino le strade romantiche della città scaligera. Shakespeare ne fece la sede del più famoso dramma romantico, Romeo e Giulietta, basandosi su famiglie realmente esistenti. Il cortile e il balcone di Giulietta sono fra i luoghi più visitati e fotografati di tutta l’Italia. Altre bellezze non si nascondono fra le vie del centro, a partire dalla bella Piazza delle Erbe con i Palazzi patrizzi che la circondano e il profumo delle spezie orientali ancora nell’aria, Piazza Bra che racchiude l’Arena, Palazzo Barbieri e il Palazzo della Gran Guardia, il meraviglioso Ponte vecchio merlato che conduce al Castello Scaligero e al bellissimo e panoramico teatro romano sulla riva opposta dell’Adige.
Quindicesima giornata – Il Lago di Garda. Con il suo clima mite e la perfetta temperatura delle acque sembra quasi un mare incastonato fra le Alpi e la pianura padana. Il lago è circondato da palme, oleandri, olivi e viti e le sue sponde lambiscono ben tre regioni -Lombardia, Trentino Alto Adige e Veneto. Tutt’intorno vi sorgono borghi pittoreschi, lidi e porticcioli, grandi centri pieni di vita, parchi e riserve naturali. La citta più meridionale è Peschiera del Garda, la citta dove nasce il fiume Mincio, emissario del Garda, il cui cammino è segnato da um bellissimo parco naturale che ci porta a Mantova la bellissima città dei Gonzaga. Proseguendo verso nord, lungo il litorale veneto troviamo Lazise, piccolo caratteristico borgo famoso per le strutture termali e i paesaggi mozzafiato, perseguendo incontreremo Bardolino, Borgo che dà il nome ad un rinomato vino il “Bardolino”, figlio del clima mite que permette la produzione dell’olio extravergine di oliva più settentrionale d’Italia. Immersi ancora nel clima quasi tropicale con le palme che fanno da contorno alle spiagge, arriviamo a Garda, dove il Lago di restringe e incastona tra le alte vette delle Alpi. Da qui ci accompagna la vista dell lato Lombardo del lago, tra strade e borghi antichi, montagne e spiagge, trattorie casalinghe e resort esclusivi, fino a Malcesine. Siamo nella parte nord del Lago, dove una funivia rotante a 360 ° ci porta fino in cima al Monte baldo, 2000 metri di pura bellezza, di pura emozione, con lo sguardo che si perde in tutte le direzioni. Infine Riva del Garda, la punta nord, in territorio trentino e da li si scende dal lato lombardo dove incontriamo Limone e il nome non è un caso, dato che la regione è intrisa del profumo dei limoni. Poco più avanti a Pieve, parte una strada considerata fra le più belle del mondo, la Strada della Forra, una strada rubata alla montagna, con panorami ineguagliabili e il bianco delle rocce que si staglia sul lago e tunnel scavati nella montagna che seguono il percorso del torrente omonimo. Attraversando i borghi del Parco del Garda Bresciano ritorniamo nella parte ampia del lago dove si perde la vista dell’altro lato, una sosta a Toscolano Maderno per quelli che vogliono fare una bella gita in barca e a Salò per godersi il bellissimo lungomare e per finire, Desenzano del Garda, la località più turistica del Lago e Sirmione, con il suo Castello che sembra un tutt’uno con il Lago, si mischia e gioca con l’acqua, un borgo che si affaccia in una regione di dolci colline che degradano sulla pianura.
Sedicesima giornata – Mantova, la perla dei Gonzaga .. Una bellissima città, una delle città più ricche di fascino, arte e storia d’Italia, Patrimonio Unesco dal 2008, assieme a Sabbioneta. Regge, ville signorili, parchi, città costruite secondo gli ideali di armonia del Rinascimento. Situata nella Bassa Padana, Mantova sorge sulla sponda del fiume Mincio, che forma 3 laghi che circondano la città, regalandone un aspetto magico. Dominata dalla dinastia dei Gonzaga che ne fecero una città-corte di grandissimo splendore conserva nel centro storico le testimonianze di quegli anni. Iniziamo il nostro percorso da Piazza Sordello, centro della città, sulla quale si affacciano, il Palazzo Ducale, vera città-palazzo con le sue 500 sale, cortili, giardini, il Palazzo del Capitano e la Cattedrale. Nella vicina piazza delle Erbe, che si raggiunge passando sotto i caratteristici portici incontriamo il palazzo della Ragione e l’attiguo Palazzo del Podestà, il più antico edificio pubblico di età medioevale con accanto la Torre dell’Orologio. Infine il famoso Duomo che racchiude in sé tutti gli stili architettonici: dal romanico campanile al neoclassico della facciata mentre la Basilica di S. Andrea progettata da Leon Battista Alberti custodisce, fra l’altro, la tomba di Andrea Mantenga. Dando le spalle al Duomo proseguiamo la nostra camminata fino a Palazzo Te, grandiosa e preziosa villa considerata l’opera più celebre dell’architetto Giulio Romano ove è possibile ammirare opere di straordinaria bellezza. Torniamo sui nostri passi per pranzare su Piazza delle Erbe e poi proseguire il pomeriggio visitando la vicina Sabbioneta, la città voluta e realizzata secondo i dettami di Vespasiano Gonzaga che aspirava a lasciare come eredità culturale una città “ideale”. Circondata dalle fortificazioni cinquecentesche, Sabbioneta ha tra i maggiori punti di interesse le porte di accesso Imperiale e della Vittoria, la galleria degli Antichi in piazza d’Armi, il teatro Olimpico progettato da Vincenzo Scamozzi e decorato con affreschi di Paolo Veronese, ma anche la chiesa di Santa Maria Assunta, il palazzo Ducale e il palazzo Giardino. Nel tardo pomeriggio rientro a Verona.
Diciassettesima giornata: in viaggio verso Venezia. Lasciamo Verona direzione Venezia. La prima sosta a Vicenza, cosi indissolubilmente legata all’opera dell’architetto Andrea Palladio, un vero museo a cielo aperto con palazzi e ville e piazze che sono un gioiello della architettura Italiana del Rinascimento tanto da meritarsi il riconoscimento di Patrimonio dell’Umanità. Situata ai piedi dei colli Berici è una delle città più ricche d’Italia, dovuta ad una delle più importanti industrie tessili d’Europa, all’industria dell’elettronica e all’artigianato orafo. Da Piazza Castello si snodano lungo la città Corso Palladio, giusto per non dimenticare chi ha reso famosa la città e Contra Vescovado, le due vie che ci accompagnano nella scoperta dei più bei monumenti e Palazzi del Palladio, fino allo splendido e spettacolare Teatro Olimpico. Fuori dal centro storico meritano essere visitate Villa Capra detta La Rotonda, Villa Valmarana e Villa Thiene e altre sparse nel territorio fra Vicenza e Venezia. A pochi km da Vicenza(20) Padova, una città completamente differente, legata al Palladio la prima, legata a Venezia la seconda. Anche detta la città dei 3 senza, il caffe senza porte, il Prato senza Erba, il Santo senza nome, in ordine, il Caffe Pedrocchi, un caffe storico, uno dei simboli di Padova che rimase sempre aperto giorno e notte dalla inaugurazione nel 1839 fino al 1916, la Piazza Prato della Valle, una piazza senza erba fino ai primi del 900, e con una bellissima isola al centro formata da un canale sormontato da 88 statue dei personaggi che hanno reso servizi alla citta e la Basilica di Sant’Antonio da Padova, chiamato semplicemente “il Santo”. Padova, fondata dall’eroe greco Antenore, qui sepolto, è una città molto bella e ricca di arte, a Padova Giotto dipinse uno dei capolavori mondiali assoluti, la Cappella degli Scrovegni, a Padova c’è uno dei più bei Orti Botanici d’Europa, dichiarato Patrimonio dell’Umanità, qui c’è una delle più antiche e famose università del mondo, dove ha insegnato e lavorato Galileo Galilei. Padova è anche le sue 3 piazze, Piazza dei Signori, Piazza delle Erbe, Piazza della Frutta, una accanto all’altra, colorata di prodotti di giorno, cuore della vita mondana di notte e non si può lasciare la città senza aver visitato il Palazzo della Regione, antico Palazzo di Giustizia, uno dei più grandi mercati d’Italia. Nel tardo pomeriggio arrivo a Venezia e trasferimento al nostro hotel.
Diciottesima giornata – Venezia. Che dire di Venezia che non sia già stato detto? Fondata dai Veneti nel 500 per fuggire alle invasioni barbariche, intorno all’anno 1000 era già diventata una delle città più potenti d’Europa. Dai primitivi insediamenti di Torcello, Iesolo e Malamocco, la città si è successivamente sviluppata su 118 isole della sua laguna, per divenire un’importante centro politico, culturale e commerciale. A testimonianza del potere della Repubblica marinara di Venezia ancora oggi è possibile ammirarne le splendide piazze, i ponti e i palazzi al cui interno sono custodite opere senza tempo di Giorgione, Tiziano, Tintoretto, Veronese e molti altri. Il luogo più celebre di Venezia è senza dubbio Piazza San Marco, al cui centro sorge l’omonima Basilica di San Marco con le sue cinque cupole. I cavalli bronzei che sovrastano la porta principale furono trasportati a Venezia da Costantinopoli dopo la quarta Crociata (1204). L’interno è rivestito di mosaici a fondo oro che raffigurano passi della Bibbia. Fu la cappella dei Dogi della Repubblica di Venezia. Venezia è un museo a cielo aperto che sembra fluttuare nella laguna. Interamente percorribile a piedi attraverso le caratteristiche calli, i campi e i campielli (le piazze e le piazzette) e i suoi magnifici ponti, può essere visitata in barca con le caratteristiche gondole oppure usando il trasporto pubblico, tra cui i vaporetti, che consentono di ammirare la bellezza dei suoi palazzi più noti, spostandosi da un’estremità all’altra della città lungo il Canal Grande
Diciannovesima giornata – Le nostre proposte per uno o più giorni di escursioni da Venezia:
Diciassettesima giornata – In viaggio da Verona a Trento e Bolzano. Partiamo da Verona e facciamo meta per Treno, la città del Concilio che ha cambiato l’Europa per sempre. Percorrendo la Val Lagarina, percorsa dall’Adige e ammantata di vigneti e meleti, segnata dalla Via Claudia Augusta che i romani costruirono per collegare Roma alla Germania( ora la via dell’Abetone e del Brennero). Attraversiamo i territori dei vini nobili Valpolicella e Bardolino(suggeriamo una sosta in una cantina o agriturismo per il pranzo e per la degustazione di vini con i prodotti della regione), il primo centro che incontriamo è Ala con il suo bel castello(visitabile) medioevale, un po’ fortezza, un po’ dimora nobile. Subito dopo ci troviamo ad attraversare Rovereto seconda città del Trentino per grandezza, città con spiccate vocazioni culturali con i suoi 4 musei , la città dove nacque l’accademia degli Agiati, ovvero quelli che vanno piano. In quella che viene chiamata l’Atene del Trentino Mozart suono i suoi due primi concerti. La sua posizione influenzo anche i commerci, floridi fin dai tempi dei romani, soprattutto per la Lavorazione della seta. Sulla sommita della colina domina il maestoso Castello fortezza di Rovereto, al cui interno è stato allestito il Museo Storico Italiano dela Guerra. Ancora pochi km e entriamo a Trento per una visita del centro storico, partendo dalla bella ad elegante Piazza del Duomo con la possente romanica Cattedrale di San Vigilio e la fontana del Nettuno, il merlato Palazzo Pretorio e le case affrescate. Davanti al duomo si possono ancora notare le linee che delimitavano il confine, fisico, fra potere religioso e politico. Proseguendo lungo le stradine del centro storico, quasi tutte affrescate, con decorazioni e i tipico sporti alle finestre, arriviamo al Castello del Buonconsiglio, dimora e simbolo del potere temporale dei Principi Vescovi. Dopo aver visitato il castello ci rimettiamo in cammino per arrivare a Bolzano in serata.
Diciottesima giornata – Bolzano. Bella, giovane ed elegante città, situata in una valle dal clima gradevole tutto l’anno, un clima che permette la produzione di un ottimo vino in una vegetazione ricca di cipressi, palme e altre essenze in contrasto con la vegetazione montana circostante. Uno dei luoghi da non perdere a Bolzano è sicuramente la via Portici, una bella, stretta e lunga strada del centro storico, arricchita dall’architettura delle case con i tipici Erker(le finestre in rilievo) e dalle belle decorazioni che servivano per segnalare il negozio sottostante. I Portici, nati nel medioevo servivano e servono per immagazzinare le merci e per permettere ai clienti di fare acquisti protetti dl freddo invernale e dal caldo estivo(Bolzano è stranamente una delle città più calde nelle estati italiane). Via dei Portici inizia sulla bella Piazza del Municipio, e termina in Piazza delle Erbe, 370 metri che meritano essere visitati con molta calma. Dalla Piazza delle Erbe si prende a Sinistra e giù fino al Duomo sulla bellissima Piazza Walther, la piazza che ospita i meravigliosi mercatini di Natale(imperdibili i 5 mercatini di natale della Regione, Bolzano, Merano, Bressanone, Brunico e Vipiteno).
Diciannovesima giornata – Le più belle Valli Dolomitiche. Giornata dedicata alla scoperta della regione delle Dolomiti, Patrimonio dell’Umanità per la bellezza selvaggia di questi monti che cambiano colore con le ore del giorno a causa della dolomite, una roccia che esiste solo in questa regione. Da Bolzano ci dirigiamo a Cortina d’Ampezzo la Regina delle Dolomiti, attraversando le bellissime Valli dell’Alto Adige, alcune fra i più bei borghi alpini come Pozza di Fassa, Canazei a Arabba e costeggiando laghi incantati come il Lago di Carezza, un lago circondato da una leggenda come tutti i laghi del Trentino Alto Adige. Arrivati a Cortina, prima di inoltrarci su Corso Italia, la via dello shopping cortinese, prendiamo la funivia che ci porta su sulle Tofane da dove assaporare un panorama mozzafiato su Cortina e la sua Valle e dove potremo pranzare circondati da un corollario di Monti spettacolari. Nel pomeriggio dopo la doverosa passeggiata slow lungo Corso Italia proseguiamo il nostro tour girando attorno al bellissimo Monte Cristallo per raggiungere il Lago di Misurina, uno specchio d’acqua splendido che ci lasceremo alle spalle per tornare a Bolzano attraversando il Parco delle Tre Cime di Lavaredo, con sosta per le foto nei punti panoramici, e poi percorrendo la Val Pusteria e le sue meraviglie con una sosta a Brunico, bellissimo paese con un centro storico tipicamente altoatesino. La Val Pusteria, anche chiamata la Via d’Alemagna perché collegava Venezia alla Germania, è una esplosione di praterie scavate dal Fiume Rienza, che ha disegnato uno dei più bei panorami dolomitici incentivando la messa in opera di 306 km di ciclovie che vanno da Dobbiaco a Lienz in Austria. Per il suo ruolo centrale nei commerci e quindi nella politica medioevale ha sviluppato città con grandi tradizioni storico culturali. La più orientale è Dobbiaco con il suo splendido lago contornato da un incantato bosco di conifere e capitale dello sci di fondo. La più importante città della Valle è Brunico, 14 mila abitanti soprattutto nella parte nuova, su un lato del Rienza, la parte storica si sviluppa sul lato opposto del fiume ed è dominata dal Castello costruito sulla collina alle spalle della città vecchia il cui centro si snoda attorno al castello disegnando un arco con edifici in perfetto stile altoatesino con finestre ad Erker e decorazioni piacevoli. Da Brunico si può salire e percorrere la Valle Aurina che porta in Austria o scendere sulla Val Badia , cosi come da Dobbiaco, proseguendo in pochi km si sconfina in Austria. Proseguendo invece verso Bolzano incontriamo la confluenza del Fiume Rienza con l’Isarco e poco dopo Bressanone, città storica che per otto secoli è stata la sede dei “Principi-Vescovi” che l’hanno trasformata nel luogo d’arte più importante del Tirolo Meridionale. Via dei Portici(un classico delle città del Tirolo), il Duomo, il Palazzo Vescovile e il Municipio sono luoghi di grande interesse.[/tg_accordion]
Ventesima giornata – La Val Venosta. Giornata alla scoperta della Val Venosta, corrispondente all’Alta Valle dell’Adige, fiume che nasce sulle pendici del Passo Resia e muove i primi passi verso il Mare. La Valle è un caleidoscopio di colori, fra vigneti, frutteti e boschi a perdita d’occhio, chiusi fra le vette più alte, i ghiacciai più profondi, i laghi più azzurri. Qui si produce il 10% di tutte le mele prodotte in Europa e i vin sono molto apprezzai per i profumi intensi dei fiori alpestri. La giornata inizia a Merano è da sempre meta di nobili e ricche famiglie incantate dal suo clima gradevole tutto l’anno, ma la vera svolta avvenne quando la Principessa Sissi la elesse a meta preferita per le sue vacanze estive e quindi in breve divenne meta della mondanità di corte, e lo sviluppo urbanistico venne portato avanti dai migliori architetti dell’epoca, con la costruzione di Ville, Palazzi, edifici pubblici e giardini sempre più belli e ampi, sia nel centro della città che in periferia, accrescendo sempre più la fama e la bellezza di Merano. Anche dopo la caduta dell’Impero Asburgico Merano continuo ad essere meta privilegiata, soprattutto dopo la costruzione della ferrovia con il collegamento diretto con Vienna e Budapest Passeggiare lungo le vie del centro storico è un tuffo nel passato Imperiale della città, l’eleganza di Corso della Libertà, La classica Via dei Portici, la bellezza del Duomo, il Castello Principesco e le passeggiate, lunghi percorsi che ci conducono tra i panorami della città e delle montagne circostanti. Seguendo verso nord, costeggiando l’immenso e meraviglioso Parco dello Stelvio ci addentriamo nella Val Venosta, punteggiata da laghi e piccoli magici Borghi come Glorenza , circondata da una maestosa cinta di mura alte 7 metri è uno dei borghi meglio preservati d’Italia, e Malles, tra campanili gotici e romanici e stucchi carolingi nella chiesa di San Benedetto e infine Silandro, il borgo più importante della valle. Molti i monasteri costruiti durante il medioevo, uno fra i più belli è L’Abazia di Monte Maria, a Burgusio che con i suoi 1333 metri è l’Abazia più alta d’Europa. La Val Venosta termina con il Lago di Resia, un lago di origine recente come dimostra il campanile che spunta al centro del lago, sommerso dall’invaso artificiale, dopo che il paese venne spostato più in alto. Alla fine del lago il Passo di Resia, la Svizzera da un lato, l’Austria dall’altro. Rientriamo a Bolzano dove termina il nostro Itinerario dei Grandi Laghi
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